Scioperi, papi e lunghi addii - 40DoV

Assente per qualche giorno, lo so... ormai è il mio incipit preferito. Ma non è stato certo uno sciopero ad impedirmi di informarvi sulla nostra fantastica avventura.
Purtroppo è stato il climax di un lungo addio: un epilogo tutt'altro che felice di una vita i cui ultimi anni sono stati cadenzati da un "mi hanno dimenticato qui" mentre qualcosa le cresceva dentro senza controllo.
Un epilogo che quando è giunto deve aver avuto un che di "cinematografico", con luci e sagome familiari al di là del tunnel.
E chi resta qui, con l'amaro in bocca, realizza che probabilmente è meglio così e la immagina felice.
Già...
Certe amare notizie spesso arrivano senza preavviso: mentre ti prepari al tuo 22° giorno di veg con già la macchina fotografica pronta e l'acquolina in bocca; farina ovunque e la tua chef preferita che operosa gironzola per la cucina con i suoi mestoli.
Guardi quei piccoli gnocchi addobbati con zucchine e salvia ma pensi ad altro: al probabile viaggio che farai domani, a come contattare chi ancora non lo sa, e cerchi di andare avanti.

Passa la notte e cominci a vedere le cose con più lucidità. Il dolore che finalmente è cessato, oltre ottant'anni di vita vissuta e un amore "spezzato" prematuramente quasi vent'anni fa. Sei pronto a pensare veramente ad altro. La TV parla del vaticano e del toto papa, mentre sul web si commentano le non-avventure processuali del signor B. Ho molto lavoro da sbrigare e riesco a distrarmi.
Nel tardo pomeriggio arriva la notizia della fumata bianca e la schermata di facebook si divide tra curiosi e sfottò. Se non fosse stato per questi ultimi, probabilmente non avrei neanche notati i primi e non sarei andato a cercare un TG con l'eterna domanda:
"chissà se il papa sarà nero..."
Ma niente... delusione.
I cavalli dell'apocalisse possono tornare al loro posto: la loro preoccupazione per ora sarà evitare di finire in qualche preparato a base di vitello liofilizzato.
A farci compagnia il piatto del giorno (a pranzo ormai mangiamo insalate o pizze): Zucchine ripiene di burgul e cipolle con scamorza affumicata fusa.
Un piatto che farà la storia... almeno per noi.
E rieccoci al passo con il presente, ovvero a oggi. Giornata che verrà ricordata per lo sciopero improvvisato dei mezzi pubblici. Considerato che ha piovuto incessantemente dalle 7 di stamane alle 18 di questa sera, la mancanza di ciclisti e l'eccessiva presenza di automobili danno un significato tutto nuovo a "traffico bloccato".
Ognuno ha le sue ragioni. E se non appaio inviperito è solo perché i due shooting programmati per oggi erano entrambi entro un raggio di 200 metri da casa.
Non posso scioperare, è vero, però qualche plus questo essere freelance ce l'ha.
E questa sera ho deciso di cimentarmi nell'arduo ruolo del cuoco. Uno dei piatti che mi viene meglio è il risotto coi funghi. Niente di speciale, se non che questa variante ha il dado vegetale (ma va?) e una combinazione di riso e funghi trifolati selezionati e abbinati dopo anni di esperimenti.
Ecco il mio momento da protagonista ai fornelli... dopo 24 giorni.

Da domani tornerò a lavare i piatti.

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