Viviamo in un epoca in cui sempre più di rado ci rivolgiamo a qualcuno per ottenere servizi. In passato si andava dal fotografo per un ritratto (pensate alla gag di Totò in "Miseria e Nobiltà"), dal tecnico per sistemare il computer, da dietologi per rimetterci in forma e dal meccanico per cambiare la camera d' aria della bicicletta.
Oggi, un po per tutorial su internet, un po per presunzione e per l'onnipresente fattore economico, cerchiamo di risolvere le nostre piccole problematiche rivolgendoci ad amici o, ancor peggio a noi stessi, con risultati spesso comici.
40 Days of veg ne è un esempio, con il suo goffo tentativo di soddisfare le necessità nutrizionali di due individui adulti con un approssimativo mix di verdure e legumi accompagnati a formaggi e curiosità: un po come squarciare la nuova camera d'aria della bici mentre si rimette il copertone nella sua sede (storia vera).
E lo scrivo perché n questi giorni sono giunte alcune critiche sulla nostra scelta, certamente gustosa, ma poco equilibrata. La mancanza di proteine sostitutive a quelle della carne, l'eccesso di panificati e di pasta... Tanti fattori che minano l'ingenuità di questa esperienza, ma non la voglia di andare avanti.
Perché, diciamocelo, quando siamo in viaggio amiamo mangiare i piatti del posto non curandoci del contenuto nutrizionale degli stessi: in 8 giorni tra Bretagna e Normandia siamo stati capaci di mangiare 8 incarnazioni diverse del medesimo piatto, accompagnato dall'onnipresente Sidro. Lo stesso faranno coloro che visitano l'italia... Chili e chili di pasta. Con vari condimenti, certo... ma sempre di pasta si parla.
Ed è il suo bello. La certezza della temporaneità dell'errore.
"I ate all kind of macaroni and noi I wish I could..."
Probabilmente anche noi alla fine di questa esperienza patiremo una vaga malnutrizione. E' però certo che ricorderemo i piatti, il loro particolare gusto ed i momenti della preparazione con la coscienza che se non fosse stata per una storta idea invernale, tutto questo non sarebbe mai entrato a far parte dei nostri ricordi.
Quest'oggi niente foto. La bici bucata ha compromesso le tempistiche ed il pranzo si è volatilizzato prima che potessimo pensare alle foto.
Per cena abbiamo optato per un piatto tipico del sud Italia ma dalle origini albanesi: Le pittule, cui abbiamo associato carciofi, vedure e i teutonici Bretzel. Le foto non sono pervenute per le medesime ragioni di cui sopra.
Ci rifaremo la prossima volta.
Per cena abbiamo optato per un piatto tipico del sud Italia ma dalle origini albanesi: Le pittule, cui abbiamo associato carciofi, vedure e i teutonici Bretzel. Le foto non sono pervenute per le medesime ragioni di cui sopra.
Ci rifaremo la prossima volta.
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